Kobe Bryant la fine di un’era

Un’omaggio alla straordinaria carriera del “Black mamba”: Kobe Bryant

Si ritira uno dei più grandi interpreti della pallacanestro mondiale, il video sopra mostra le migliori 100 azioni in carriera di Kobe Bryant e qui sotto vi riporto la sua lettera di addio.

“Cara Pallacanestro,

dal momento in cui ho indossato i calzettoni di mio papà e immaginavo di realizzare canestri vincenti nel Great Western Forum sapevo che una cosa era reale: mi ero innamorato di te. Un amore così profondo che ti ho dato tutto me stesso dalla mia mente e mio corpo al mio spirito e anima. Da bambino di 6 anni profondamente innamorato di te non ho mai visto la fine del tunnel. Vedevo solo me stesso correre fuori da ciò. E così ho corso. Ho corso su è giù per ogni campo, dopo ogni palla persa per te. Mi hai chiesto di battermi. Io ti ho dato il cuore perché di riflesso sei arrivata a darmi tanto altro. Ho giocato nella gioia e nel dolore. Non perché la sfida mi chiamava, ma perché tu mi stavi chiamando.

Ho fatto tutto per te. Perché questo è quello che fai quando qualcuno ti fa sentire così vivo come tu hai mi hai fatto sentire. Tu hai dato a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere un Laker. E ti amerò per sempre per questo. Ma non posso amarti ossessivamente ancora per molto. Questa stagione è tutto quello che mi rimane da dare. Il mio cuore può reggere il colpo, la mia mente può gestire lo sforzo, ma il mio corpo sa che è tempo di dire addio. E questo è OK. Sono pronto per lasciarti andare. Voglio che tu lo sappia ora, così possiamo assaporarci ogni momento che ci rimane assieme. Il bello e il cattivo. Ci siamo concessi l’un l’altro tutto quello che avevamo. Ed entrambi lo sappiamo. Non importa cosa farò dopo, sarò sempre quel bambino con i calzettoni alzati, il cestino nell’angolo: 5 secondi sul cronometro, palla tra le mani 5… 4… 3… 2… 1.

Ti amerò sempre, Kobe”

Petacchi l’ultima volata

Italy's Alessandro Petacchi (R) sprints

Un comunicato direttamente dal sito della lampre-merida ci comunica, con mio dispiacere, che il grande Alejet spegne i motori e si ritira.

In bocca al lupo per il futuro! 🙂

“Con la Parigi-Roubaix ho chiuso una prima parte di stagione durante la quale ho corso molto, cercando di essere protagonista in appuntamenti per me tradizionali, quali la Milano-Sanremo, e provando a confrontarmi con nuove sfide, quali la Parigi-Roubaix.

Mi sono avvicinato a queste gare con la massima professionalità, spinto anche dall‘entusiasmo che la famiglia Galbusera e i nuovi sponsor della squadra hanno trasmesso al team.
So di aver dato il massimo, come ho sempre fatto nelle 18 stagioni della mia carriera da professionista.

Nella mia vita professionale ho raggiunto traguardi importanti e centrato tutti gli obiettivi che un corridore con le mie caratteristiche può desiderare.
Arrivato alla soglia delle 200 vittorie, però, sento di avere bisogno di dare una svolta alla mia vita, di trovare una nuova dimensione e di avere anche più tempo da dedicare alla mia famiglia.

Queste riflessioni mi portano alla decisione di offrire alla mia carriera una pausa.

Ho sempre privilegiato l‘aspetto professionale del mio lavoro. Ho sempre agito onorando l’impegno profuso da aziende quali Lampre, Merida e tutti gli altri partner del team che ringrazio per la fiducia accordatami in questi fantastici anni assieme.
Sento però che è giunto il momento di dedicarmi un po’ di tempo, di cercare nuovi stimoli.

Per ora, quindi, devo rivolgere a tutti gli appassionati di ciclismo un arrivederci, con la possibilità di tornare in futuro a essere parte del mondo che tanto mi ha dato, mettendo a disposizione la mia esperienza e magari trasmettere alle nuove generazioni di atleti la bellezza del nostro sport.
Vorrei ringraziare la squadra, sponsor, management, staff e atleti e tutti coloro che nel corso della mia carriera mi hanno sempre sostenuto, dando fin da ora la mia disponibilità a non far mancare, all’occorrenza, ai miei compagni e al team il mio supporto in termini di consigli ed esperienza.

Cordialmente

Alessandro Petacchi”